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Lesione del Collaterale Mediale (LCM)

 Cos’è?…

Le lesioni del legamento collaterale mediale sono comuni nella pratica sportiva, soprattutto negli sport da contatto (calcio, rugby ecc) o che richiedono improvvisi cambi di direzione (sci).

LCM infatti contribuisce alla stabilizzazione del ginocchio fornendo supporto contro lo stress in valgo , le forze di rotazione e le forze di traslazione anteriore della tibia.

E’ costituito da:

  • Una componente superficiale : fornisce stabilità statica allo stress in valgo del ginocchio;
  • Una componente profonda : si oppone alla traslazione anteriore della tibia e fornisce anche una minore stabilizzazione statica contro lo stress in valgo.

 Le lesioni del LCM rappresentano fino al 40% di tutte le lesioni del ginocchio, in particolare in circa il 30% dei casi la lesione è isolata, ma spesso può succedere che vengano coinvolte anche altre strutture come i legamenti crociati e il menisco mediale.

Traumi lievi possono provocare la lesione della porzione superficiale del legamento collaterale mediale, mentre traumi più gravi possono provocare lesioni complete (porzione superficiale e profonda).

Diagnosi

La diagnosi di una lesione del legamento collaterale mediale può essere fatta in modo affidabile da uno specialista basandosi su:

  • Anamnesi: il paziente riferisce un trauma recente con stress in valgo sul ginocchio o una sensazione di “cedimento” durante un rapido cambio di direzione;
  • Esame clinico: l’esame fisico è positivo se c’è un’apertura mediale in valgo e dolorabilità alla palpazione dell’aspetto mediale del ginocchio; viene valutata anche l’escursione articolare e l’eventuale presenza di gonfiore ed ecchimosi. Durante l’esame fisico è importante fare un esame completo del ginocchio per escludere lesioni associate (legamenti crociati o menisco mediale).

Classificazione

In base all’entità dell’infortunio la lesione si classifica in :

  • Lesione di I grado : coinvolge alcune fibre del LCM; il paziente presenta dolorabilità localizzata nella parte mediale del ginocchio e nessuna instabilità;
  • Lesione di II grado: comporta la rottura di più fibre , comunemente delle fibre superficiali del legamento con conservazione di quelle profonde; il paziente presenta dolorabilità generalizzata alla palpazione e nessuna instabilità;
  • Lesione di III grado: comporta una lesione completa del legamento collaterale mediale, sia delle fibre superficiali che profonde, con instabilità del ginocchio.

Per quanto riguarda l’indagine diagnostica la risonanza magnetica è di solito riservata per casi di trauma grave o quando si sospetta lesione multi-legamento.

Trattamento Riabilitativo

Nelle lesioni di I grado e II grado, nonché in quelle di III grado isolate il trattamento è conservativo (non-chirurgico):

  • Fase 1: educazione del paziente, utilizzo di un tutore per prevenire ulteriori stress in valgo, riduzione del gonfiore (dove interverremo con della laser terapia ad alta potenza e ultrasuono in caso di edema e della crioterapia a compressione), iniziale recupero dell’escursione articolare, esercizi di rinforzo muscolare statico senza dolore, allenamento alla deambulazione e di idrochinesiterapia nei casi più complocati;
  • Fase 2: recupero della forza muscolare attraverso esercizi di rinforzo muscolare con carico progressivo in base alla tolleranza del paziente; esercizi di controllo motorio; ritorno graduale alla corsa monodirezionale;
  • Fase 3: esercizi di rinforzo muscolare e controllo motorio, reinserimento del gesto sportivo specifico , cambi di direzione , esercizi pliometrici e di agilità , fino al ritorno allo sport e alle normali attività quotidiane.
    Queste ultime due fasi si svolgeranno nella nostra Fisiopalestra dove con le adeguate attrezzature di cui disponiamo ottimizzeremo i tempi di recupero.

Le lesioni di III grado isolate sono gestite in modo simile alle lesioni di grado più lieve poichè è stato visto che comporta risultati migliori rispetto al trattamento chirurgico.
Infatti nella maggior parte dei casi le lesioni del legamento collaterale sono prossimali o distali, per cui hanno un apporto di sangue adeguato a garantirne la guarigione.
Tuttavia circa l’ 80% delle lesioni di III grado sono associate a altre lesioni legamentose, in particolare del legamento crociato anteriore. In questo caso è consigliato il trattamento chirurgico.

Complicanze e Recupero

La complicanza più significativa dal punto di vista clinico di una lesione del collaterale mediale è la ricorrenza della lesione.
I tempi di recupero per il ritorno alla pratica sportiva variano in base all’entità dell’infortunio, allo sport e alla presenza di altre lesioni associate.
Generalmente la prognosi delle lesioni di I e II grado è favorevole con ritorno allo sport/lavoro nel giro di poche settimane. Diversi studi hanno mostrato che nelle lesioni di I grado il ritorno allo sport avviene di solito in circa 10-11 giorni , mentre nelle lesioni di II grado in circa 20 giorni. Quasi tutti i pazienti con lesione di I e II grado tornano a praticare attività sportiva senza problemi entro 3 mesi .
Per quanto riguarda le lesioni di III grado in caso di trattamento conservativo per la guarigione possono essere necessarie più di 6 settimane.
Nel caso invece in cui sia necessario l’ intervento chirurgico , i tempi di recupero dipendono molto dalle eventuali lesioni associate (legamenti crociati o menisco), molto probabilmente si dovrà seguire un periodo di riabilitazione di alcuni mesi.