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Legamento Crociato Anteriore (LCA)

 Cos’è?…

Il Legamento Crociato Anteriore (LCA) è un cordone fibroso a decorso obliquo, del diametro di circa 1 cm, contenuto all’interno dell’articolazione del ginocchio che unisce il femore alla tibia. Insieme al suo omonimo posteriore forma il pivot centrale del ginocchio (centro di rotazione). La sua funzione è quella di impedire un’eccessiva rotazione interna, estensione e dislocazione anteriore del ginocchio.

I movimenti che predispongono ad una rottura del crociato anteriore sono:

  • Una torsione innaturale, o verso l’interno o verso l’esterno, del ginocchio;
  • L’iperestensione del ginocchio;
  • L’arresto brusco e improvviso durante una corsa alla massima velocità;
  • Un impatto violento a livello della parte esterna del ginocchio o all’interno del piede.

Seppur diverse nella dinamica, le sopracitate cause di rottura del crociato anteriore comportano tutte un forte trauma a carico dell’articolazione del ginocchio.

Sintomi

Nel preciso momento della lesione, il paziente avverte spesso un rumore simile ad uno schiocco con la sensazione che si è staccato qualcosa, seguito da intenso dolore e sensazione di ginocchio lasso. Nelle ore successive può formarsi un versamento all’interno dell’articolazione. Il ginocchio si presenta solitamente tumefatto, dolente alla mobilizzazione e al carico, il versamento articolare è conseguente alla rottura di vasi sanguigni che fanno accumulare sangue all’interno dell’articolazione tanto che talvolta è necessario drenarlo mediante un’artrocentesi. Sarà opportuno una volta che il gonfiore si riassorbe del tutto, fare una visita specialistica con annesso esame strumentale (RM) per poter diagnosticare l’accaduto.

Diagnosi

La diagnosi del danno a carico della struttura legamentosa viene effettuata attraverso una valutazione clinica seguita da un’opportuna indagine strumentale. L’esame obiettivo, consiste nell’osservazione delle caratteristiche del ginocchio (gonfiore, calore, dolore alla palpazione ecc..) associato all’attuazione di specifici test clinici come la “manovra di Lachman” o il noto test del “cassetto anteriore”. A livello strumentale lo standard diagnostico è rappresentato dalla risonanza magnetica, indispensabile nella valutazione oggettiva della lesione legamentosa.

Una volta diagnosticata la lesione sarà importante fare un ottimo percorso pre e post operatorio per permettere una ripresa ottimale delle attività sportive svolte. Ora andremo a vedere i vari step che si attuano presso il nostro studio sia nel pre che nel post operatorio.

La fisioterapia effettuata prima dell’operazione (pre-operatoria) ha il vantaggio di agevolare di molto il lavoro che si andrà a svolgere dopo l’operazione dell’LCA riducendo così i tempi di recupero. In questa fase andremo a lavorare:

  • Diminuzione del gonfiore e recupero dell’articolarità ove possibile, qui ci avvaliamo di terapie strumentali (laser ad alta potenza e crioterapia su tutte) e terapia manuale;
  • Il secondo step sarà quello di far eseguire esercizi di rinforzo e stabilità abbinati ad esercizi posturali, atti a non portare il paziente a dei compensi.

Per quanto riguarda invece l’approccio che si avrà nel post-operatorio avremo sicuramente un percorso più lungo ed impegnativo da affrontare fatto di passaggi fondamentali per passare allo step successivo. I nostri pazienti attuano con noi dai 2 ai 4 mesi di riabilitazione intensa e constante (tutti i giorni) per ritornare più forti di prima!

Il lavoro in questa fase si svolgerà:

  • Far diminuire il gonfiore e il dolore, recuperare un buon range in estensione (più importante per poter permettere al paziente una deambulazione ottimale) e flessione (che deve avvenire in modo graduale e senza provocare dolore al pz), incominciare un’attivazione del quadricipite con esercizi isometrici ed elettrostimolazione (COMPEX);
  • Lavorare sul carico e sulla fase del passo;
  • Una volta rimossi i punti porteremo i nostri pazienti ad incrementare il lavoro in piscina dove verranno svolti esercizi atti a migliorare l’articolarità e la stabilità del ginocchio e non solo;
  • Già dalla 3°/4° settimana si andrà ad eliminare le stampelle (sempre soggettivo) e incominciare con carichi di lavoro maggiori atti a migliorare FORZA, STABILITA’ e PROPRIOCETTIVITA’.
  • Infine si passerà ad esercizi più articolati e a catena cinetica aperta per poter finire il nostro percorso in maniera ottimale!